01. Andrea Zanzotto
Biografia essenziale
di Patrizia Cesca.

Andrea Zanzotto
I primi interessi letterari lo portano a conseguire la maturità classica come privatista e a iscriversi alla facoltà di Lettere dell'Università di Padova, dove si laurea nel 1942 con una tesi sull'opera di Grazia Deledda.
Andrea Zanzotto nasce il 10 ottobre del 1921 a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso. I primi interessi letterari lo portano a conseguire la maturità classica come privatista e a iscriversi alla facoltà di Lettere dell’Università di Padova, dove si laurea nel 1942 con una tesi sull’opera di Grazia Deledda. Durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipa alla Resistenza veneta riparando dal centro Italia a Pieve di Soligo. Nel 1946 emigra in Svizzera, presso Losanna, rientrando in Italia l’anno dopo, quando sembrano riaprirsi le prospettive per l’insegnamento.
Nel 1950 concorre al premio San Babila per la sezione inediti. La giuria, composta dai più prestigiosi poeti del tempo, tra cui Montale, Quasimodo e Ungaretti, lo decreta vincitore del primo premio con un gruppo di poesie composte tra il 1940 e il 1948, che sarà poi pubblicato nel 1951 con il titolo Dietro il paesaggio. Seguono le raccolte Elegia e altri versi (1954) e Vocativo (1957). Mondadori pubblica nel 1962 il suo volume di versi IX Egloghe e dal 1963 si intensifica la sua presenza di critico su riviste e quotidiani. L’anno successivo viene pubblicato il suo primo libro di prose creative, Sull’altopiano. Racconti e prose (1942-1954). Dalla fine degli anni Sessanta escono importanti volumi in versi che lo consacrano definitivamente: nel 1968 La Beltà, presentata a Roma da Pier Paolo Pasolini, a Milano da Franco Fortini e recensita da Eugenio Montale; nel 1969 il poemetto polifonico Gli Sguardi, i Fatti e Senhal, composto subito dopo lo sbarco sulla luna.
Negli anni Settanta pubblica la raccolta Pasque (1973), l’antologia Poesie (1938-1972) ed inizia a collaborare al Casanova di Federico Fellini. I testi per il film vengono pubblicati insieme al poemetto Filò, nell’omonimo volume. Nel 1977 vince il premio internazionale Etna-Taormina per la sua produzione letteraria. È del 1978 la pubblicazione del primo dei tre volumi che costituiscono la trilogia Il Galateo in Bosco, che gli varrà il Premio Viareggio nel 1979.

Tra Giuseppe Ungaretti e Giovanni Comisso, 1962
Nel 1980 continua la collaborazione con Federico Fellini scrivendo alcuni dialoghi e stralci di sceneggiatura del film La città delle donne e, nel 1983, i Cori per il film E la nave va. Esce la raccolta Fosfeni, secondo volume della trilogia, che vince il Premio Librex Montale e nel 1986 il terzo, intitolato Idioma. L’anno successivo riceve il premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei. Nella prima metà degli anni Novanta escono le due raccolte di scritti critici Fantasie di avvicinamento e Aure e disincanti nel Novecento letterario; nel 1996 la raccolta Meteo, con venti disegni di Giosetta Fioroni. Nel 1995 l’Università di Trento, e seguita negli anni successivi dalle Università di Bologna e Torino, gli conferisce la laurea honoris causa. Nel 1999 esce nella collana dei “Meridiani” Mondadori il volume Le poesie e prose scelte (Premio Bagutta).
Nel 2001 viene pubblicata la raccolta Sovrimpressioni, e nel 2005 la città e l’Università di Tubinga assegnano a Zanzotto il premio Hölderlin. Nel febbraio 2009 escono In questo progresso scorsoio, una conversazione col giornalista Marzio Breda, che richiama anche una vita spesa nell’impegno civile, e Conglomerati, raccolta poetica di scritti composti tra gli anni 2000 e 2009. Giova anche ricordare tra le amicizie importanti quella con Mario Rigoni Stern, di cui cade il centenario dalla nascita sempre nel 2021. Andrea Zanzotto muore il 18 ottobre 2011, solo pochi giorni dopo aver compiuto 90 anni.